Questa sera al Teatro Vittoria di Roma, la rappresentazione del best seller di Dacia Maraini, adattato dalla stessa autrice per il teatro, con l’interpretazione intensa ed emozionante di Mariangela D’Abbraccio e le musiche originali di Sergio Cammariere.
La Maraini trova spunto per il suo celebre romanzo nel 1969, durante la sua inchiesta sulle carceri femminili, quando conosce Teresa, donna che esprime perfettamente un’Italia povera e arretrata, ma che allo stesso tempo mostra grande sensibilità, prendendo le parti dei più deboli e indifesi.
L’autrice, attraverso il personaggio di Teresa, racconta mezzo secolo di storia (dagli Anni ‘20 ai ’70) di quegli italiani che vivono ai margini della società, che sono esclusi dai benefici del progresso e del boom economico. Un’Italia dalle molte contraddizioni.
Mariangela D’Abbraccio, figlia e nipote d’arte, ancora giovanissima debutta in teatro con il grande Eduardo De Filippo ed entra nella compagnia di Luca De Filippo. Indimenticabile la sua interpretazione in Filumena Marturano, regia di Egisto Marcucci.
Successivamente inizia la lunga collaborazione con Giorgio Albertazzi, con il quale interpreterà Dannunziana, (Gabriele D’Annunzio), Svenimenti (Anton Cechov), Il Ritorno di Casanova (Tullio Kezich) e molte altre opere.
Numerosi i premi e i riconoscimenti per la carriera di questa grande attrice. L’opera che rappresenterà questa sera, Teresa la Ladra, regia di Francesco Tavassi, ha di recente vinto il Premio Persefone e il Premio Margutta Teatro.
Il regista Francesco Tavassi, che si è avvalso della collaborazione di Sergio Cammariere, ha affermato: “Abbiamo insieme pensato che la musica e le canzoni potessero essere uno strumento espressivo utile a completare il racconto rocambolesco e funambolico di Teresa”.
L’attrice protagonista inoltre, sarà accompagnata dai suoi amici di “Musica da Ripostiglio” musicisti con i quali collabora da anni.
Mariangela D’Abbraccio vi aspetta con la prima di Teresa la Ladra, questa sera alle 21.00 al teatro Vittoria di Roma. Nei giorni successivi, fino al 3 Aprile, le repliche.